“La vita davanti a sè” con Sofia Loren

Visione del film seguita da un dibattito

A cura di Elena Tassi

Le D.I.V.E. si sono trovate per guardare insieme il film “ La vita davanti a sè ” “ The life ahead “, tratto dal romanzo di Romain Gary, diretto da Edoardo Ponti, che segna il ritorno sulle scene, all'età di 85 anni, e dopo più di 10 anni di assenza dai set cinematografici,  della grande Sofia Loren.

Il film è la seconda trasposizione del romanzo (pubblicato nel 1975) dello scrittore francese Romain Gary.

Il libro:

Il libro dell’autore Romain Gary narra  la storia di una donna ebrea, sopravvissuta ai campi di concentramento ed ex prostituta che si prende cura di bambini trascurati, spesso figli di prostitute, tra cui un bambino, 11enne algerino, che da subito si mostra ribelle alle regole, ma che poi pian piano crea un forte legame con Rosa. La vicenda si svolge a Parigi, nel distretto popolare di Belleville.

Il libro affronta argomenti difficili come la maternità negata, l’emarginazione, il pregiudizio, il conflitto storico/politico, il razzismo e  l’eutanasia.

Il primo film del 1977:

La prima versione cinematografica, del 1977 era intitolata “Madame Rosa” ed aveva come protagonista la grandissima Simone Signoret. La pellicola ricevette un Oscar come miglior film straniero.

Il racconto del rapporto tra l’ebrea/francese Rosa e l’algerino Momo si svolge in un contesto complesso, e non mancano  approfondimenti e analisi  dei problemi del rapporto Francia/Algeria e  Israele/Palestina.

Il film del 2020 che vedremo:

Nella versione che vedremo su Netflix la storia appare piuttosto semplificata, l’azione è spostata da Parigi a Bari nella città vecchia. La narrazione viene spostata sul piano dell’immigrazione clandestina dell'Italia dei nostri giorni.

Non vediamo l’ora di scoprire quali nuove sfumature Sofia Loren saprà dare alla complessa figura del personaggio di Rosa.